C’è un posto, fra Sestri Levante e Lavagna, su in collina, che si chiama Santa Giulia: è lì che abitano i Guenna, in una deliziosa villa in pietra, annidata fra gli ulivi. Per arrivarci la strada è impervia e tutta a tornanti, problema non da poco per una come me, che soffre il mal d’auto. Ma quando sei su ti si apre allo sguardo un panorama mozzafiato: il golfo del Tigullio, col promontorio di Sestri in tutto il suo splendore. Alle spalle hai il verde del colle, davanti l’azzurro del mare, non esiste accoppiata migliore.
Già conoscevo la famiglia Guenna, ma non ero mai stata nel loro “paradiso”, così venerdì 9 scorso ho accolto l’invito ad andare da loro, insieme a cari amici. Ci ha accolti con grande gentilezza e senso di ospitalità Luciana, una bionda signora, dall’aspetto dolce, ma non facciamoci ingannare: è molto forte ed equilibrata la tempra di questa donna creativa, sì perché lei dipinge quadri coloratissimi, paesaggi per lo più liguri, che rallegrano l’anima. Ci ha fatto visitare il suo studio: un nido d’artista. Marco, il marito, dalla simpatia travolgente, mostrava orgoglioso i lavori della moglie. Sono una coppia speciale, di quelle che attraversano le tempeste della vita rimanendo sempre unite e complici.
E poi c’è Luca. Difficile descrivere quel che è lui, posso solo definirlo “una persona rara”. Convive col Parkinson da più di 10 anni, ed ha saputo trasformare la malattia in stimolo creativo, sfoderando una voce profonda e intensa, da brivido.
Luca organizza eventi musicali e concerti, che ha intitolato Wood in stock, in occasione dei quali collabora anche con artisti famosi…. troverete ogni notizia su internet. Vi invito caldamente a informarvi sulla sua attività. Il tutto a scopo benefico, per raccogliere fondi per la ricerca sulla malattia. Venerdì ci ha invitati ad uno di questi concerti, con annessa apericena, nella terrazza panoramica di fronte casa, a Santa Giulia appunto. Un pubblico attento è stato avvolto, per circa un’ora e mezza, dalla magia della sua voce. Alcuni testi li ha scritti personalmente, rivelando non solo una vena romantica, ma anche una spiccata, coinvolgente ironia.
Luca ha cantato e canta accompagnato da musicisti affermati, dicevo, ma lo vedi … ed è così semplice, umile, brioso… e lo percepisci immediatamenhte quale compagno di strada, fratello, amico sincero.
Luca scrive anche molto bene ( ho avuto il piacere di leggere alcuni suoi racconti). Marco, il papà, ci ha deliziati con la lettura di uno di questi: “Il vetrino blu”, in cui Luca ritorna bambino e narra storie della sua infanzia.
Nella esilarante premessa che ci ha regalato, Marco ci ha informati ( ma già ne ero al corrente), dei propri trascorsi “tentativi artistici”. Dovete sapere che, un tempo, anche lui dipingeva, faceva quadri che gli parevano belli (sue testuali parole), finchè non ha iniziato a dipingere sua moglie… vedendo quel che realizzava lei… beh, non c’è stata più storia! Inoltre Marco, ai suoi tempi, cantava, aveva anche un gruppo, cose giovanili, però tutto sommato gli sembrava di cavarsela benino, finchè non si è messo a cantare Luca, tirando fuori una voce incredibile… allora non c’è stata più storia! E ancora, Marco ha pensato di iniziare a scrivere (tanto ormai, scrivono tutti…) : racconti, la storia della sua vita, l’incontro con la moglie… finché a Luca non è venuta voglia di cimentarsi con la scrittura pure lui… allora non c’è stata più storia!
Povero Marco, ha ragione a dire “è dura la vita in una famiglia di artisti!”. Ha dovuto rinunciare a tutto. Lasciategli almeno il ruolo di lettore, in cui – a mio parere – è risultato brillante.
Che famiglia i Guenna! Anche parlare con Carla, moglie e compagna forte e combattiva di Luca, mi ha emozionata.
Ringrazio la mia amica Patrizia e suo marito Mauro che mi hanno dato la possibilità di conoscerli. Auguro a tutti voi che leggerete queste righe di andare ad uno dei concerti di Luca Guenna, per avere l’onore di conoscerlo e provare l’emozione di ascoltarlo, contribuendo ad una nobile importantissima iniziativa benefica.